io ho un problema, sono abituato (ereditá di quando scattavo dia) a usare la fotocamera in 'M', misurando come un ossesso l'esposizione in spot, puntando nelle diverse zone del fotogramma e stabilendo la coppia tempo/diaframma che mi permette di avere una scena esposta correttamente.
questo funziona bene (almeno sono soddisfatto dei risultati) ma come facilmente potete immaginare, é un sistema piuttosto lento. quindi sto abituandomi a usare prioritá di diaframmi e a compensare l'esposizione. fin qui nulla di terribile, solo un cambio di consuetudini in una mente piuttosto statica.
quello che fatico ad abbandonare é la lettura spot, e qui casca l'asino perché se tutte le mie macchine reflex hanno esposimetro spot (non ricordo con quanti gradi di lettura) ora mi trovo ad usare un vetusto esposimetro esterno Gossen Lunasix (googlate se non sapete cos'é) che ovviamente legge i toni medi (il 18%) su un'area piú o meno vasta.
ora, a parte che non so definire 'visivamente' l'area che l'esposimetro 'legge' (con un esposimetro TTL é abbastanza immediato, visto che inquadri e vedi sulla scaletta nel mirino come varia da -2..-1..0..+1..+2 con questo non riesco a capire a quanta distanza devo misurare e soprattutto, che cazzo prendo come tono medio? un volto? il palmo della mano illuminato?
l'ho letto da qualche parte, ma non ricordo di preciso.
spero di essermi fatto capire...grazie