Un accessorio indispensabile: l'educazione!
Inviato: 03 set 2013, 18:29
Giorni fa ho incontrato un conoscente che da qualche mese si e' dato alla fotografia di animali.
Carico di entusiasmo e felice per ogni "foto-conquista" mi ha letteralmente bombardato di racconti, avvistamenti, appostamenti etc etc
Nulla di nuovo sotto il sole direte voi, ci siamo passati tutti
Beh in effetti qualcosa di nuovo c'era.
Chiacchierando il discorso e' caduto sulle "oasi naturalistiche" e qui il viso del mio amico e' passato dal sereno al nuvoloso in peggioramento e sbotta con un "alle oasi X,Y e Z non ci vado piu', faccio un sacco di strada e poi trovo i capanni occupati in pianta stabile dai soliti noti che non ti lasciano un minimo di spazio. L'altro giorno a "Vattelapesca" c'era "Joe Average" che aveva invaso tutto un capanno mettendo tre macchine".. "mynkyah" dico io
Richiamo velocemente dall'archivio neuronale "Joe Average", cosa fa, come si comporta, come e cosa fotografa e mi rendo conto che ci sta tutta, non mi sta raccontando panzane! L'anno scorso l'avevo beccato anch'io di sentinella ad un capanno e non l'ha mollato per tutto il giorno.
Non vorrei sembrare piu' acido di quel che sono ma qualcuno e' in grado di spiegarmi perche' un "Joe Average" qualsiasi deve mettersi davanti ad un nido di cigno e starci tutto il santo giorno impedendo agli altri, non dico di fotografarlo, ma di osservarlo anche per un solo momento? Non parliamo poi quando c'e' qualcosa di fotograficamente piu' interessante del solito cigno.
Ok, penserete, lo fa un giorno ma poi si leva dai piedi.. siete in errore, "Joe Average" abita vicino a "Vattelapesca", e' sempre presente come la statua del generale Giardino che guarda la Valsugana da Bassano del Grappa
solo che al posto del binocolo ha una o due macchine fotografiche.
Il nostro "Joe Average" disgraziatamente non e' un caso isolato
Il suo caso mi ha fatto tornare alla mente che quattro anni fa ho incontrato il "trio Geriatric Park". Mi ero sbafato 300km con levataccia per arrivare sul posto con una luce decente e trovo l'unico capanno occupato da tre cariatidi (probabilmente commilitoni del generale Giardino ) mi rassegno e faccio un giro sperando che se ne vadano ma niente. Dopo due ore e due "cosi" belli gonfi, luce non piu' non dico buona ma neanche decente, torno al capanno.
Le cariatidi, come prima, non mi degnano di uno sguardo, chiedo gentilmente se, visto che erano li dalla mattina, ormai la luce era peggiorata, io vengo da lontano per far due foto al "cigno", possono farmi un po' di spazio e...
incredibile non si sono girati neanche a guardarmi, sono rimasti immobili fissando il vuoto davanti a loro e nessuno mi ha risposto, surreale
Morale della favola: quando uscite a far foto ricordatevi che esitono anche altri, basta poco per farsi un nuovo amico, basta un po' di educazione e un pizzico di cortesia.
PS "Joe Average" e "trio Geriatric Park" sono nomi di fantasia ma li potete trovare anche su alcuni forum di fotografia, sempre meglio che in qualche "oasi naturalistica"
Carico di entusiasmo e felice per ogni "foto-conquista" mi ha letteralmente bombardato di racconti, avvistamenti, appostamenti etc etc
Nulla di nuovo sotto il sole direte voi, ci siamo passati tutti
Beh in effetti qualcosa di nuovo c'era.
Chiacchierando il discorso e' caduto sulle "oasi naturalistiche" e qui il viso del mio amico e' passato dal sereno al nuvoloso in peggioramento e sbotta con un "alle oasi X,Y e Z non ci vado piu', faccio un sacco di strada e poi trovo i capanni occupati in pianta stabile dai soliti noti che non ti lasciano un minimo di spazio. L'altro giorno a "Vattelapesca" c'era "Joe Average" che aveva invaso tutto un capanno mettendo tre macchine".. "mynkyah" dico io
Richiamo velocemente dall'archivio neuronale "Joe Average", cosa fa, come si comporta, come e cosa fotografa e mi rendo conto che ci sta tutta, non mi sta raccontando panzane! L'anno scorso l'avevo beccato anch'io di sentinella ad un capanno e non l'ha mollato per tutto il giorno.
Non vorrei sembrare piu' acido di quel che sono ma qualcuno e' in grado di spiegarmi perche' un "Joe Average" qualsiasi deve mettersi davanti ad un nido di cigno e starci tutto il santo giorno impedendo agli altri, non dico di fotografarlo, ma di osservarlo anche per un solo momento? Non parliamo poi quando c'e' qualcosa di fotograficamente piu' interessante del solito cigno.
Ok, penserete, lo fa un giorno ma poi si leva dai piedi.. siete in errore, "Joe Average" abita vicino a "Vattelapesca", e' sempre presente come la statua del generale Giardino che guarda la Valsugana da Bassano del Grappa
solo che al posto del binocolo ha una o due macchine fotografiche.
Il nostro "Joe Average" disgraziatamente non e' un caso isolato
Il suo caso mi ha fatto tornare alla mente che quattro anni fa ho incontrato il "trio Geriatric Park". Mi ero sbafato 300km con levataccia per arrivare sul posto con una luce decente e trovo l'unico capanno occupato da tre cariatidi (probabilmente commilitoni del generale Giardino ) mi rassegno e faccio un giro sperando che se ne vadano ma niente. Dopo due ore e due "cosi" belli gonfi, luce non piu' non dico buona ma neanche decente, torno al capanno.
Le cariatidi, come prima, non mi degnano di uno sguardo, chiedo gentilmente se, visto che erano li dalla mattina, ormai la luce era peggiorata, io vengo da lontano per far due foto al "cigno", possono farmi un po' di spazio e...
incredibile non si sono girati neanche a guardarmi, sono rimasti immobili fissando il vuoto davanti a loro e nessuno mi ha risposto, surreale
Morale della favola: quando uscite a far foto ricordatevi che esitono anche altri, basta poco per farsi un nuovo amico, basta un po' di educazione e un pizzico di cortesia.
PS "Joe Average" e "trio Geriatric Park" sono nomi di fantasia ma li potete trovare anche su alcuni forum di fotografia, sempre meglio che in qualche "oasi naturalistica"