SynergiA ha scritto:
La scelta della pellicola da utilizzare e del processo di sviluppo/stampa per l'ottenimento di determinati cromatismi, e l'utilizzo di una lomo piuttosto che un banco ottico in base alla tipologia di opera che vuoi realizzare secondo me rientrano pari pari nel processo creativo del fotografo.
Si, credi di averlo già detto, il problema nasce quando, come a me sembra, la scelta di una lomo piuttosto che di un banco ottico sia ritenuta sufficiente di per se a produrre un risultato creativo. E quella foto, guardata da chi non sa ed è disinteressato a cosa sia "lomo" non avrà nulla da dire. Mentre altre, sempre fatte con lo stesso mezzo, potranno essere autenticamente creative e potranno parlare il linguaggio "universale" della fotografia anche ai non addetti ai lavori.
Per questo continuo a sottolineare che una foto debba reggere anche quando non si abbia nemmeno la più vaga idea del come (nel senso con cosa) sia stata fatta, ovvero spogliandola ecc.ecc.
SynergiA ha scritto:
...ovviamente recplicabili se il processo creativo è il medesimo, ma a questo punto non ci vedo proprio nulla di "creativo" nel voler replicare quello che ha fatto un'altra persona tanto quanto ci sono in giro sicuramente tanti fotografi "post" Hansel Adams che sicuramente avranno a casa propria delle foto sostanzialmente identiche a quelle del grande artista (stesso posto, stessa luce, stesso procedimento di sviluppo ecc....).
Infatti, creatività e ripetizione pedissequa o manierismo non vanno molto d'accordo. Ciò non toglie che la tecnica di Ansel Adams sia qualcosa di ben più complesso ed autenticamente creativo della sola scelta di un mezzo. E ciò non toglie che si possa anche essere anche abili artigiani della camera oscura ( o chiara, perchè no?) senza essere in grado di fare qualcosa di
davvero fotograficamente creativo. O nemmeno bello, se "creativo" non convince come termine.
La mia unica ambizione era quella di creare un quadro onesto che interpretasse la natura come essa è veramente, come essa dovrebbe essere vista. (cit. Joaquín Sorolla, pittore impressionista)